La solitudine di chi nuota non è una solitudine comune, è la più intensa e penetrante implacabile presenza di se e di nient'altro ( tranne quando dò lezioni di nuoto all'altra metà di me il mio unico grande amore in questo caso tutte le mie esperienze di nuotatore agonista tutto il mio sapere tutto le mie sensazioni concentrazione voglia di perfezionamento è focalizzata verso di lei completamente vabbè sono completamente innamorato di lei!!! ti amo piccola Donna mia!!!) la solitudine del nuotatore mentre macina km e km in vasca non è come quella dell'eremita che ha bisogno dell'assenza per ritrovarsi, il nuotatore è solo anche in una vasca colma di gente; non è la solitudine dell'emarginato, del ripudiato, dell'escluso, perchè quasi sempre il nuotatore ha scelto di isolarsi dal mondo.
Non è la solitudine del folle visto che la concentrazione sul movimento del corpo, la percezione del tempo che passa, il dosaggio delle energie, richiedono grande lucidità e presenza.La solitudine del nuotatore è un immensità di senso e di sensi, è il continuo inseguimento tra corpo e mente che concorrono nel sopraffarsi.Senza comprendere attentamente le cose il nuotatore è solo un corpo immerso in acqua, ma quando l'evidenza del mondo esplode nei pensieri del nuotatore, egli grazie alla concentrazione che permette solo questo tipo di condizione simbiotica, ecco che i pensieri del nuotatore vengono liberati da quella patina di incertezza rendendoli ben vivi e presenti. Il nuotatore è sempre solo dall primo tuffo in vasca; poi il mondo si liquefa lentamente per apparire in lampi di suono e di luce nell'istante della respirazione!
il corpo ritrova in acqua quella potenza, quella leggiadria, quello scivolamento....quella coscienza amniotica che non trova e sembra perdersi fuori dall'acqua della vasca; il proprio mondo interiore riaffiora con prepotenza reclamando attenzione: perchè al nuotatore non rimane che la compagnia dei propri pensieri dei propri desideri e la propria passione ( nel mio caso quando sono in vasca tutte le mie attenzioni vanno alla mia dolce metà, si amore il mio mondo sei tu e dento di me ho sempre e solo lei quindi ogni desiderio lo ho con lei, la mia passione sempre lei ogni pensiero c'è lei!!! sei dentro me!!!)
è normale che questa condizione arrivi al nuotatore che ha già avuto parecchie esperienze in questo mondo quando appunto il nuotatore ha accumulato esperienze, visioni, viaggi, luoghi, sconfitte, vittorie e certezze.
Solo allora...quando si è messa da parte abbastanza vita si può cercare di scovarne il senso, sempre a patto di poter continuare a nuotare e gareggiare o almeno tenersi a galla. ed è proprio questo....in questi tempi riuscire a trovare le parole per tenersi a galla!!!
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